La concezione della morte. Perché in tutte le cose c'è un inizio e una fine? E soprattutto perché la fine ha sempre una strana somiglianza con l'inizio? E' come se la natura si preoccupasse di voler terminare ogni volta un ciclo, in cui però la fine non è esattamente identica all'inizio. E' come se la coincidenza approssimata, relativa, dell'inizio con la fine, volesse indicare che con quell'inizio si è appunto concluso "un" ciclo, al punto che non potrà più essercene un altro nelle stesse identiche condizioni.