Nel Seicento venne collocato accanto al Palazzo Reale, proprio in cima all’attuale via Cesario Console, un colossale busto marmoreo (integrato poi con arti in legno) raffigurante Giove e rinvenuto a Cuma. La statua divenne presto una sorta di Pasquino partenopeo, ovvero una statua ‘parlante’ attraverso la quale si esprimeva il popolo che vi affiggeva nottetempo biglietti con satire verso le autorità. Il colosso divenne per tutti ‘O Ggigante ‘e Palazzo’ e la strada alle sue spalle ‘ ‘A discesa d’’o Ggigante’. Agli inizi dell’Ottocento però, Gioacchino Murat ne ordinò il trasferimento al Museo Archeologico dove si trova tuttora.