In tema di diffamazione, con la sentenza 26 novembre 2019, n. 48058 (testo in calce), la V sezione penale della Suprema Corte di Cassazione ha ribadito il principio secondo cui il reato di diffamazione di cui alll'articolo 595 cod. pen. è configurabile in presenza di un'offesa alla reputazione di una persona determinata e non può, quindi, ritenersi sussistente nel caso in cui vengano pronunciate o scritte espressioni offensive riferite a soggetti non individuati, né individuabili, o a categorie, anche limitate, di persone (negli stessi termini, fra molte, Cass. Pen., Sez. V, 26/1/2018, n. 3809)