L’ipertensione cronica è il più importante fattore di rischio nelle emorragie intraparenchimali, che hanno luogo meno frequentemente degli ictus ischemici. Le emorragie di solito sono la conseguenza della rottura di un microaneurisma delle arterie striate. L’esordio è di solito improvviso con cefalea e vomito seguiti da perdita della coscienza, rigidità nucale e grave emiplegia.
Uno dei problemi che deve affrontare il medico internista è anche quello della gestione dell’ictus cerebrale. Ora una cosa va detta subito e cioè che il paziente deve giungere all’attenzione del medico, per iniziare la terapia, nel più breve tempo possibile. Una midriasi omolaterale è più frequente nella emorragia.
ICTUS EMORRAGICO a differenza dell’
ICTUS ISCHEMICO, esso dipende da un fatto emorragico, cioè dallo spandimento di sangue dentro il parenchima cerebrale per emorragia.