In molti paesi viene chiamata usanza, cultura, tradizione; in realtà é uno dei peggiori crimini contro l’umanità, che si può racchiudere in una sola parola; PEDOFILIA.
Il dato è aggravato dal fatto che, spesso, bambine di 7, 10, 15 anni, vengono costrette a sposarsi con uomini molto più grandi di loro, anche di 50 anni, per volontà dei genitori o vendute per qualche soldo.
Gli effetti provocati sono chiaramente devastanti e non solo a livello psicologico. Molte spose bambine muoiono per gravidanze a rischio e per parto, altre contraggono l’Aids.
India, Nepal, Mozambico, Nicaragua ed Etiopia detengono il triste record per diffusione del fenomeno, sempre più preoccupante, perchè in forte aumento: saranno almeno 100 milioni le nuove spose bambine che si aggiungeranno alle oltre 60 milioni attuali. Se tra le famiglie ricche, i dati sui matrimoni precoci sono in diminuzione, tendono ad aumentare con il calare del reddito.
La pratica riguarda soprattutto le femmine, principalmente per motivi economici: crescere una figlia comporta un certo costo e, una volta promesse in matrimonio, permette di portare a casa una dote in denaro o beni materiali, spesso irrinunciabili nelle famiglie più povere. Ma non solo. In gioco c’è anche l’onore, che verrebbe salvaguardato in caso di gravidanze prima del matrimonio e la perdita della verginità.
Secondo le stime dell’agenzia dell’Onu per i diritti umani, tra le donne di età compresa tra i 20 e i 24 anni in Niger il 74% è diventata moglie prima di compiere i 18 anni, in Ciad il 71%, in Mali il 70% e il 66% in Bangladesh.
Le spose bambine islamiche sono 60 milioni ed hanno meno di 13 anni.
Le violenze sui bambini, sono un crimine contro l’umanità TUTTA.
Chi le compie, andrebbe RINCHIUSO A VITA; chi vede e chi sa, ma non denuncia, diventa "complice a tutti gli effetti".
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